Progetto di Recupero
Il recupero e la riqualificazione della vecchia Stazione di Salionze è stato realizzato da una società privata che si è aggiudicata il bando denominato CAMMINI E PERCORSI, promosso dal Demanio dello Stato in accordo con il Comune di Valeggio sul Mincio. Il bando del 2017 puntava al recupero e al riuso di beni situati lungo itinerari storico religiosi e ciclopedonali.
L’iniziativa proposta ha previsto il riuso dell’ex Stazione di Salionze come struttura ricettiva ed il recupero dell’area pertinente su cui sorge, sulla quale corre anche il tracciato della ferrovia che univa Mantova a Peschiera.
Il clima di fermento che coinvolge tutta la penisola nel XIX secolo con la costruzione di infrastrutture ferroviarie, interessa da vicino anche il territorio Lombardo-Veneto. È la seconda metà dell’Ottocento quando si pongono le basi della ferrovia che doveva unire la città di Mantova a Peschiera del Garda. Tra alterne vicende (cambi di gestione, interruzioni dovute alla prima Guerra Mondiale, modifiche successive al progetto), la linea viene inaugurata a ridosso dell’estate del 1934. Da quel momento la «littorina», tipico convoglio degli anni trenta che prende il nome dalla sua automotrice, scivola parallela al corso del fiume Mincio, interseca le vite di chi ne fa un mezzo per recarsi a scuola o al lavoro, oppure per ingannare il tempo in una gita fuori porta; scivola lungo la sponda sinistra, si intreccia con la bellezza di questo paesaggio e con le vicende storiche di cui è scena.
Lungo il suo tragitto si trovano diverse stazioni, sono tutti edifici semplici e razionali secondo la tipologia architettonica di quegli anni ma con caratteristiche peculiari che possiamo riscontrare in ciascuna di esse. Il Ministero dei Trasporti decreta la progressiva dismissione della linea nel 1966, sostituendo il servizio su rotaia con quello su gomma. Dall’ultima corsa i tratti della strada ferrata vengono rimossi e gli edifici cadono in abbandono, si innesca così nel territorio un’ involontaria trasformazione che vede mutare l’uso di questo tracciato da ferrovia a percorso ciclabile.
Concept
L’area su cui sorgono la vecchia ferrovia e l’edificio stesso a causa dell’abbandono e della mancata manutenzione dei luoghi erano stati completamente occultati dalla vegetazione, rovinati dal vandalismo e dal trascorrere del tempo.
Il filo conduttore che tiene insieme tutto il progetto è la volontà di far vivere una suggestione agli ospiti della struttura, ricordando allo stesso tempo la storia del luogo e del territorio: gli alloggi nei vagoni, il fascino delle stanze nell’edificio recuperato, la trasformazione del vecchio piano di carico ad uso piscina ed infine la casa sull’albero ispirata dalla presenza dei grandi tigli che durante la fioritura emanano un inebriante profumo…idee e sogni che oggi in Borgo Stazione divengono realtà.
I lavori di recupero sono iniziati a settembre 2019 e si sono protratti durante l’estate 2020 a causa del lockdown di 2 mesi dovuto al “Covid-19”.